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Torna “Online Onlife”, per educare a un uso del web più consapevole

5 novembre 2025 di
Redazione

Se non sei online non esisti. Lo sanno bene i giovani e le giovani delle scuole secondarie di I e II grado, immersi in una realtà sempre più “web”, dove tanto – se non tutto – accade sui social, ma con un forte impatto sulla vita vera. Per promuovere un uso corretto delle tecnologie, Fondazione Articolo 49 ha avviato la seconda edizione del progetto “Online Onlife – Guida all’uso consapevole del digitale”, che gode ancora una volta del sostegno dei Co.re.com e del patrocinio di Agcom. Già sperimentato con successo a livello nazionale (127 istituti, 325 classi e oltre 6.500 studenti coinvolti), il programma si articola in 20 ore di didattica suddivise in dieci moduli e permette il conseguimento del Patentino digitale.

 Se ne è parlato lo scorso 16 ottobre alla biblioteca del Senato, in occasione dell’evento “Radici per il futuro – Nuove idee per la scuola del 2026”, durante il quale la Fondazione Articolo 49 ha presentato i progetti in arrivo sui banchi quest’anno.

 “Il grande tema – ha osservato il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo – è che la tecnologia richiede la capacità di comprendere gli strumenti, di saperli usare adeguatamente. Il rischio è che possa limitare la parte emotiva, affettiva, relazionale del mondo dei bambini e degli adolescenti. Per questo è importante – ha aggiunto – formare i ragazzi allo sviluppo di rapporti empatici tra di loro, mentre gli adulti devono imparare ad accompagnare i più giovani nella conoscenza del mondo digitale, una conoscenza critica”.

 Online Onlife affronta temi come tutela dei minori e responsabilità, navigazione sicura in rete, piattaforme social, hate speech, cyberbullismo, cybestalking e adescamento online. Ma non solo: in linea con un approccio metodologico sempre positivo e costruttivo, si parla anche di nuove opportunità offerte dalla rete e dall’intelligenza artificiale, quindi di sviluppo di nuove competenze.

 Secondo il commissario Agcom Massimiliano Capitanio, l’Italia deve accelerare gli investimenti non solo nelle infrastrutture informatiche, ma soprattutto nella formazione sulla consapevolezza digitale. La vera competenza, in questo frangente, non risiede nel mero possesso di dispositivi, ma nella comprensione profonda di come opera la rete. “Soprattutto adesso che l’intelligenza artificiale è a portata di mano – ha sottolineato Capitanio, riportando un dato allarmante –: “solo il 7% degli italiani è consapevole di come funziona un algoritmo, quindi di come venga influenzata la nostra vita digitale”.

 La parola è poi passata al Cto della divisione It di Almaviva, Alessandro Mantelli: “L’educazione digitale è sempre più competenza civica”, ha commentato, auspicando una collaborazione tra istituzioni, scuole e imprese. Queste ultime, in particolare quelle del settore digitale, si concentrano sempre di più su sicurezza, accessibilità e usabilità e in generale sul “valore trasmesso dagli strumenti digitali”, diventando quindi un punto di riferimento per la consapevolezza sulle nuove tecnologie. Le stesse imprese, ha aggiunto Mantelli, sono in cerca di “contesti in cui si possa partecipare a scenari e a progetti come Online Onlife” e “interagire con gli studenti, con le famiglie, con le scuole”.