La sicurezza stradale continua a rappresentare una sfida importante per le nuove generazioni, spesso esposte a comportamenti rischiosi come distrazione, stanchezza, eccesso di velocità e uso dello smartphone alla guida. Allo stesso tempo, però, emergono segnali positivi che mostrano come l’educazione stradale possa incidere concretamente sui comportamenti. A confermarlo sono i 2.100 giovani tra i 16 e i 24 anni coinvolti nell’Osservatorio “Non chiudere gli occhi”, un’indagine promossa da Skuola.net in collaborazione con Autostrade per l’Italia nell’ambito di un più ampio progetto di sensibilizzazione rivolto a scuole e studenti. Un contesto particolarmente significativo, considerando che l’educazione stradale è oggi uno dei pilastri dell’Educazione civica nelle scuole.
Il quadro generale
Dai dati emerge con chiarezza come gli incontri svolti in classe con esperti del settore, forze dell’ordine, vittime di incidenti stradali o familiari di chi ha perso la vita sulla strada siano percepiti come strumenti molto efficaci. Questo approccio, più umano e diretto rispetto ai tradizionali corsi per il conseguimento della patente, lavora sulla consapevolezza e sui valori civici. Non a caso, l’84% dei partecipanti riconosce un impatto positivo di queste attività: il 41% parla di un cambiamento significativo e duraturo del proprio comportamento, mentre un ulteriore 43% segnala effetti positivi, anche se temporanei.
Il quadro generale mostra però come resti ancora molto da fare. Quasi un giovane su due utilizza frequentemente lo smartphone mentre guida, uno su cinque ammette di mettersi al volante sotto l’effetto di alcol, sostanze o farmaci, due su tre guidano spesso in condizioni di stanchezza e quattro su dieci superano regolarmente i limiti di velocità. Allo stesso tempo, confrontando questi dati con le edizioni precedenti dell’Osservatorio, attivo dal 2023, si registra un miglioramento diffuso. L’uso del telefono alla guida cala di circa il 20%, aumenta l’attenzione complessiva e cresce il rispetto delle principali norme di sicurezza, come l’uso di cinture e casco, che oggi coinvolge il 70% dei giovani intervistati.
Dati in miglioramento
Questi progressi sono il risultato di un insieme di azioni coordinate che includono educazione scolastica, campagne di sensibilizzazione, aggiornamenti al Codice della Strada e diffusione di tecnologie di supporto alla guida. Un ruolo centrale è svolto dal Progetto sicurezza stradale a scuola “Non chiudere gli occhi”, promosso da Autostrade per l’Italia, che dal 2023 ha visto l’adesione di oltre 450 istituti secondari, coinvolgendo più di 34.000 studenti di circa 1.500 classi. Il progetto mette a disposizione degli insegnanti un pacchetto didattico completo, con materiali pronti all’uso, incontri con esperti e testimonial e attività creative come contest rivolti agli studenti.
A rafforzare questo impegno si aggiunge anche la campagna “Guida senza rischi”, lanciata da Autostrade per l’Italia insieme alla Polizia Stradale. L’iniziativa evidenzia il legame diretto tra comportamenti scorretti e rischi concreti sulla strada, mostrando come azioni apparentemente minime possano avere conseguenze gravi per la sicurezza di tutti, utenti e lavoratori della rete stradale compresi. La strada verso l’obiettivo zero vittime è ancora lunga, ma i dati dimostrano che investire in progetti strutturati di educazione stradale è una scelta efficace e necessaria per costruire una cultura della sicurezza più consapevole tra i giovani.