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“Mi piace un mondo”: al Senato la presentazione della nuova edizione del progetto che insegna a vivere meglio

15 ottobre 2025 di
Redazione

Il 16 ottobre al Senato della Repubblica la Fondazione Articolo 49 presenterà la seconda edizione del progetto dedicato alle scuole primarie: “Mi piace un mondo”, un’iniziativa pensata per insegnare ai più piccoli l’importanza di una sana alimentazione e di corretti stili di vita. Non solo nutrizione, dunque, ma un vero viaggio nel rapporto tra cibo, salute, ambiente e comunità, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni a crescere forti e consapevoli, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

L’idea nasce da un’urgenza concreta: l’Italia, nonostante la sua tradizione di dieta mediterranea, si colloca ai primi posti in Europa per il sovrappeso infantile. Una contraddizione che il progetto vuole affrontare partendo dalle scuole primarie, dove bambini e bambine possono scoprire che mangiare bene non è solo una scelta individuale, ma un gesto che riguarda la salute del pianeta e la qualità della vita delle comunità.

Per rendere tutto più divertente, i protagonisti del racconto a puntate, somministrato ai bambini tramite cartoon e giochi interattivi, sono due mascotte, Nella e Bombo, che accompagnano i piccoli studenti nelle lezioni e diventano anche le star di un contest “Buone abitudini”. Alla fine dell’anno scolastico, infatti, le classi sono invitate a inventare un nuovo episodio delle loro avventure, raccontando in modo creativo una buona pratica alimentare o uno stile di vita salutare. Il risultato? Piccoli autori e autrici che si mettono alla prova con fumetti, videoclip animati, e-book interattivi, filastrocche, persino spettacoli teatrali.

Il percorso è stato pensato su tre edizioni, ciascuna con un focus diverso. La prima, nell’anno scolastico 2024/25, è stata dedicata agli aspetti nutrizionali dell’alimentazione, per imparare le basi di una dieta equilibrata e scoprire come acqua, movimento e riposo siano alleati fondamentali della salute. Nel 2025/26 l’attenzione si sposterà sulla sostenibilità della produzione e del consumo, perché dietro ogni piatto c’è una filiera che ha un impatto sull’ambiente. Infine, nel 2026/27, si parlerà del cibo come occasione di cultura, tradizione e convivialità: perché mangiare insieme è anche un modo per conoscersi, rispettarsi e costruire comunità.

Ogni tappa del progetto viene supportata da un kit didattico gratuito che contiene una guida per i docenti, schede operative, un poster da condividere in classe e una serie di video animati con protagonisti Bombo e Nella, i quali spiegano concetti complessi con il linguaggio semplice e immediato delle immagini. Non mancano poi i materiali digitali, caricati sulla piattaforma inclasse.net, così che tutte le scuole possano accedervi facilmente e integrare il percorso nel programma di educazione civica.

Se le premesse sembrano ambiziose, i numeri raccontano che la formula funziona. Finora “Mi piace un mondo” ha coinvolto 80 istituti, 136 classi e oltre 2.400 alunni in 16 regioni italiane. E le storie arrivate dal contest “Buone abitudini” hanno dato prova della fantasia inesauribile dei bambini: da Milano a Roma, da Piacenza ad Ancona, passando persino per una scuola della Catalogna che ha deciso di unirsi al progetto, sono nati fumetti e app digitali, orti scolastici e video musicali. Tutti diversi, ma con lo stesso messaggio: il cibo è una risorsa preziosa, da trattare con rispetto e da condividere con gioia.

“Mi piace un mondo” dimostra così che educare alla salute e alla sostenibilità non deve essere un compito noioso, ma può trasformarsi in un’avventura collettiva, dove imparare vuol dire anche divertirsi, collaborare, inventare. Una sfida che la Fondazione Articolo 49 ha raccolto con convinzione, mettendo ancora una volta la scuola al centro di un progetto capace di unire creatività, formazione e cittadinanza attiva.

Tra i partner che negli anni hanno sostenuto il progetto “Mi piace un mondo” figurano Carni Sostenibili, Olio Cuore e Roncalli, che hanno contribuito alla sua realizzazione anche attraverso approfondimenti dedicati alla promozione di corrette abitudini alimentari.