Quasi un ragazzo sardo su cinque ha dichiarato di essere stato vittima di cyberbullismo. Questo è quanto emerso durante il convegno promosso da Corecom Sardegna, svoltosi oggi nella Sala Transatlantico del palazzo del Consiglio regionale, a Cagliari, finalizzato alla presentazione dell'iniziativa formativa “Online, Onlife – Guida all’uso consapevole del digitale”, progetto della Fondaziona Articolo 49 già attivo con lo stesso format in oltre dieci Corecom in Italia.
Il quadro degli esperti
La questione non riguarda episodi isolati. Tra cyberbullismo, adescamenti online e altri rischi digitali, i dati illustrati durante il convegno delineano uno scenario preoccupante. Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, ha sottolineato che la solitudine con cui i ragazzi navigano sul web rappresenta uno dei fattori più critici. Anche la Polizia Postale rileva numerosi casi di adescamento e ricatti con immagini intime, molti dei quali non vengono neppure denunciati. I dati a livello nazionale in questo senso non sono positivi: gli adescamenti online di minori hanno raggiunto una media di quasi otto episodi al giorno nell’ultimo anno. In aggiunta, le conseguenze sulla vita delle vittime – ansia, isolamento, perdita di autostima – sono spesso gravi e sottovalutate da famiglie e istituzioni.
Il progetto
Per affrontare questa emergenza, il Corecom ha presentato il progetto “Online, Onlife – Guida all’uso consapevole del digitale”, un percorso educativo gratuito rivolto agli studenti delle scuole secondarie. Il programma è articolato in dieci moduli – per un totale di 20 ore di lezione – dedicati alla sicurezza online, al cyberbullismo, alle dipendenze digitali, all’identità e alla cittadinanza digitale sotto forma webinar, attività pratiche e materiali didattici pensati per gli insegnanti. Al termine, gli studenti ottengono un “patentino digitale” che certifica le competenze acquisite.
Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Articolo 49, intende anche offrire agli insegnanti materiali e strumenti utili per affrontare temi complessi come social media, sicurezza, intelligenza artificiale, fake news e diritti digitali. Gli iscritti sono già circa 1.600, con la prospettiva di ampliare ulteriormente la partecipazione nei prossimi mesi.
“L’obiettivo – ha chiarito Mario Cabasino – è quello di aiutare gli studenti a sviluppare vere competenze di cittadinanza digitale, così da muoversi online in modo critico e consapevole e sapersi difendere dalle molte insidie del web”. Facendo eco al presidente di Corecom Sardegna, anche Andrea Poli, presidente della Fondazione Articolo 49, ha rimarcato che l’iniziativa nasce dalla volontà di creare una collaborazione strutturata tra istituzioni, scuole e tutti gli attori impegnati nella formazione digitale. “Mancava un punto di coordinamento capace di valorizzare i molti contenuti già disponibili – ha dichiarato Poli – per questo la Fondazione si è posta l’obiettivo di fornire ai docenti strumenti pratici per affrontare tematiche complesse come social media, sicurezza informatica, intelligenza artificiale e diritti costituzionali nell’ambiente digitale”.
Dal convegno è emersa infatti la necessità di un’alleanza tra istituzioni, scuola e famiglie per riconoscere e prevenire i rischi digitali che colpiscono sempre più adolescenti. La Polizia Postale ha ribadito che il solo controllo non basta: serve un’azione formativa capace di raggiungere i ragazzi in anticipo. In questo quadro, il progetto “Online, Onlife” assume un ruolo centrale. Il suo “patentino digitale” non è solo un attestato, ma uno strumento educativo che aiuta gli studenti a muoversi con maggiore consapevolezza e responsabilità nel mondo online, offrendo alle famiglie un supporto concreto per affrontare i pericoli della rete.